CONSIGLI UTILI: prima della piantagione, il seme ha bisogno di un’operazione chiamata “pregermogliazione”. Si tratta di disporre i tuberi in un in un plateau da frutta, in uno o al massimo due strati, mettendoli tutti con la “corona” rivolta verso l’alto per circa 2-4 settimane prima della piantagione. Importante è che il locale sia ben illuminato, con temperatura media di 12-15°C. La temperatura ottimale stimola l’emissione dei germogli mentre la luce, invece, frena un accrescimento troppo rapido. Se l’illuminazione sarà insufficiente, i germogli tenderanno a “filare” diventando sottili, esili, fragili, bianchicci e non daranno mai un cespo vigoroso.
Una regola di base è di evitare, per quanto possibile, il ritorno troppo frequente della patata sullo stesso terreno. L’interramento del tubero deve essere profondo almeno tanto quanto il diametro del tubero che si pianta. Va seminato più profondo se si teme un po’ di siccità.
Se si verificano abbassamenti di temperatura, ancor peggio se accompagnati da piogge, le patate rallentano la loro emergenza ed il germoglio, che stenta a fuoriuscire dal terreno, va soggetto ad attacchi di rizoctonia (un fungo che spesso distrugge l’apice del germoglio); esso reagisce emettendo altri germogli che a loro volta possono soccombere al parassita. Ciò si verifica più volte di seguito, formando così un groviglio di getti che formerà un cespo che sarà inevitabilmente striminzito e debole. Si avranno così numerose fallanze e la coltura riuscirà irregolare.
IMPORTANTE: mantenere sempre umido il terreno.