CARATTERISTICHE BOTANICHE: Brassica olearacea botrytis, appartiene alla famiglia delle Cruciferae Brassicaceae. Questo cavolfiore è una varietà ibrida caratterizzata da un'ottima infiorescenza, detta testa o palla o pomo, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e variamente costipati. Tale infiorescenza, che costituisce la parte commestibile dell'ortaggio, ha una colorazione viola, che rimane anche dopo la cottura.
COLTIVAZIONE: il cavolfiore preferisce terreni freschi, profondi, di medio impasto, cioè mescolato ad argilla, sabbia, torna, pietre e ghiaia, per favorire il drenaggio dell'acqua. Il clima più adatto è quello mite e fresco, con temperature non troppo alte, perché già a 20° inizia a dare segni di sofferenza. Temperature troppo basse, invece, posso danneggiare le piante giovani causando l'arresto della formazione dell'infiorescenza, facendo perdere il raccolto. La semina avviene in semenzaio tra maggio e luglio; per le produzioni primaverili avviene a gennaio. Il trapianto in campo delle piantine viene effettuato 40-50 giorni dopo la semina. Prima del trapianto, il terreno viene preparato con un'aratura, sia per arieggiarlo, sia per eseguire anche la concimazione, preferibilmente organica. I lavori successivi al trapianto consistono in una o due sarchiature del terreno con un sarchiatore o un rastrello per eliminare le erbe infestanti prima della messa a dimora delle piantine.
CONCIMAZIONE: prima della messa a dimora delle piantine si concima il terreno con concime granulare a lenta cessione, che permette il mantenimento di un ottimale livello nutrizionale nel terreno. Dopo anni di esperienza, nella nostra azienda, abbiamo ottenuto ottimi risultati utilizzando, per la coltivazione dei nostri ortaggi, il fertilizzante a cessione programma Starter Green Cote, che grazie alla sua esclusiva formulazione, rilascia nel terreno la giusta combinazione di azoto, fosforo e potassio, senza inquinare.
PARASSITI E MALATTIE: teme parassiti come: maggiolino, cavolaia e mosca del cavolo, le cui larve si nutrono delle foglie, danneggiandole e facendole seccare. Possono essere combattuti con antiparassitari. Le malattie da funghi che colpiscono più frequentemente il cavolfiore sono: la peronospora, l'ernia del cavolo, l'alternariosi e il marciume secco delle crucifere, che si possono prevenire evitando ristagni d'acqua. Le foglie marcie o attaccate da parassiti o funghi vanno eliminate con un coltello o una forbice disinfettata, praticando un taglio netto ed obliquo.
IRRIGAZIONE: è praticata dopo il trapianto e durante la crescita dell'inflorescenza, se si verifica siccità. In generale, le irrigazioni devono essere frequenti, ma bisogna evitare i ristagni d'acqua.
RACCOLTA E CONSERVAZIONE: La raccolta avviene a 90-95 giorni dal trapianto, tagliando il torsolo alla base. In generale, si effettua quando lo sviluppo delle infiorescenze è completato, facendo attenzione a non aspettare che i fiori iniziano a separarsi. In autunno i cavolfiori vanno colti prima dell'arrivo delle gelate ma, se non fossero ancora pronti, li si può trapiantare in un luogo ben illuminato e protetto ed aspettare che la crescita sia completa.
USI: può essere consumato bollito, fritto, arrostito o cotto al vapore. Può essere usato come contorno o anche come piatto principale nella preparazione di zuppe di verdura. Il tipico cattivo odore che emana durante la cottura è dovuto all'evaporazione dello zolfo in esso contenuto.